Avere figli nuoce al lavoro femminile? Un’analisi comparativa fra Paesi europei

Autori

  • Ilaria Di Tullio
  • Marco Cellini
  • Gabriella D’Ambrosio

Abstract

Lo scopo del presente contributo è quello di indagare l’impatto che il numero dei figli detiene sulla partecipazione femminile nel mondo del lavoro, in considerazione sia del livello di istruzione di queste ultime sia delle politiche di welfare. Sebbene negli ultimi decenni siano stati compiuti progressi rilevanti in tal senso, l’analisi rileva come, ancora oggi, esista un notevole divario nella tradizionale divisione dei ruoli di genere. Attraverso un’analisi dei dati relativi ai Paesi dell’Unione Europea, il contributo esplora la relazione tra il numero di bambini e il tasso di occupazione femminile a livello sia aggregato sia disaggregato. I risultati di entrambe le analisi confermano che, sebbene avere figli influisca negativamente sull’occupazione femminile, l’effetto negativo è controbilanciato dal livello di istruzione.

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Pubblicato

2022-08-30

Come citare

Di Tullio, I., Cellini, M., & D’Ambrosio, G. . (2022). Avere figli nuoce al lavoro femminile? Un’analisi comparativa fra Paesi europei. IRPPS Working Papers, 1(1), 1–21. Recuperato da http://150.146.207.214/index.php/wp/article/view/275

Fascicolo

Sezione

Working Papers